Rischi climatici nei processi gestionali: la spinta della Banca d'Italia

Come possono le banche affrontare le sfide della sostenibilità e integrare i fattori ESG nei loro processi operativi?

La Banca d’Italia ha richiesto alle banche less significant di integrare, con rapidità e determinazione, rischi climatici e ambientali nei sistemi di governo e controllo.

Affinché il sistema bancario e finanziario sia preparato ad affrontare le sfide della sostenibilità, la Banca d'Italia si sta prodigando per integrare i fattori ESG tra le priorità strategiche dei prossimi anni.

Coerentemente a questo, il 24 novembre la Banca d’Italia ha inviato alle banche less significant una comunicazione per richiamare la loro attenzione sulla necessità di attivarsi con maggiore determinazione e rapidità nell’integrazione dei rischi climatici e ambientali nei sistemi di governo e controllo, nel modello di business e nella strategia aziendale, nel sistema organizzativo e nei processi operativi, nel sistema di gestione dei rischi e nell’informativa al mercato.

In particolare, la Banca d’Italia ha richiesto a tutte le banche less significant la definizione di uno strutturato piano di azione volto a definire, per il prossimo triennio, un percorso di allineamento progressivo alle aspettative della Vigilanza in tale ambito. L’elaborazione di detto Piano dovrà essere completata entro il 31 marzo 2023, mentre tale scadenza è anticipata al 31 gennaio 2023 per intermediari coinvolti nella rilevazione preliminare effettuata nel corso del 2022.

La medesima preoccupazione la Banca centrale europea (BCE) l'ha rivolta alle banche europee più importanti sottoposte a vigilanza in termini di progressi compiuti nel soddisfare le aspettative sui rischi climatici e ambientali. Lo abbiamo rilevato nella nota di commento sul nostro sito attraverso i risultati ECB 2022.

Il framework di Mazars: le 3 fasi per lo sviluppo del Piano

In forza delle consolidate esperienze e competenze sviluppate dal Gruppo a livello internazionale sui temi di "Sustainability Finance”, unite alla profonda conoscenza delle caratteristiche e delle necessità specifiche delle banche less significant italiane, Mazars ha codificato un frameworkspecifico per supportare gli intermediari finanziari nella progettazione di un solido Piano di Iniziative che individui in modo puntuale le iniziative necessarie a centrare le aspettative della Banca d'Italia entro i termini sopra richiamati e fornisca alla Banca una roadmap efficace definita sulle specifiche priorità di ciascun intermediario e sulle base delle risorse economiche, di competenze e delle tecnologie disponibili.

Mazars, per supportare l'identificazione di eventuali gap e lo sviluppo del Piano di Iniziative richiesto dalla Banca d'Italia, sviluppa il proprio percorso in tre fasi:

  1. CR&E check up;
  2. CR&E Goals;
  3. CR&E Journey.
rischi climatici e ambientali, Banca d'Italia

L'importanza dei dati 

Gli effetti dei cambiamenti climatici, ormai sempre più evidenti, pongono il sistema finanziario davanti a rischi onerosi. La loro salvaguardia però, richiede informazioni di elevata qualità che non sempre sono disponibili. 

Infatti, secondo il Responsible Banking Benchmark Study 2021 effettuato da Mazars, nonostante le lacune nei dati rappresentino una sfida per valutare e quantificare pienamente il rischio di cambiamento climatico, il 65% delle banche ora utilizzano l'analisi degli scenari climatici per il loro quadro di gestione del rischio, in modo tale da rafforzare la loro strategia globale. Le banche, quindi, devono continuare a sviluppare e rafforzare le proprie metodologie di valutazione del rischio, gli strumenti di quantificazione e iniziare a divulgare le metriche del rischio di mercato e del credito adeguate ai rischi climatici.

Leggi il documento e scopri il nostro approccio alla costruzione di un solido Piano di Iniziative per supportare gli intermediari finanziari a centrare le aspettative della Banca d'Italia entro i termini sopra richiamati.

Documento

Mazars, Piano di Iniziative